SINDACATO GENTE di MARE

 SINDACATO GENTE di MARE
MARITIME UNION
CONFEDERAZIONE UNITARIA di BASE
JUS PRIMAE NOCTIS

I lavoratori marittimi dell’ armamento privato -con le manifestazioni ed i cortei - da tempo sono con noi nell’ affrontare una delle più gravi crisi occupazionali del settore.-
Abbiamo impegnato su questo fronte anche gli alunni dell’ IPSIAM che lottano per il loro futuro, accanto ai marittimi di Molfetta, Mola di Bari ed altri di Trapani, di Palermo, di Pozzallo e di Catania; abbiamo anche avuto l’ impegno dell’ on. Pierfelice Zazzera che ha presentato una interrogazione parlamentare, abbiamo incontrato l’ on. Di Pietro a Bari, ed anche i sindaci di Molfetta e di Mola di Bari hanno assunto l’ impegno di far approvare dai rispettivi Consigli Comunali un ordine del giorno a sostegno della lotta dei marittimi meridionali; e forse anche il Consiglio Provinciale di Bari e il Consiglio Regionale della Puglia approveranno un identico ordine del giorno.-
A tutti è oramai chiaro il problema e l’ obiettivo: il punto dolente è il registro-bis (legge 30/1998 e 88/2001) e gli accordi che CGIL-CISL-UIL hanno stipulato con Confitarma sul punto, e cioè sul numero dei marittimi extracomunitari da imbarcare sulle navi iscritte al registro internazionale; l’ obiettivo è quello che intendiamo far discutere questo problema in nostra presenza anche all’ interno del Gruppo di Lavoro costituito presso il Comando Generale delle Capitanerie di Porto.-
Ma è accaduto un fatto imprevedibile.-
I marittimi della FLAMINIA –che, dopo il loro comunicato del 20/11/2010 pubblicato su tutta la stampa nazionale, certo si sono sentiti investiti da quanto sopra perché la loro nave é destinata “a scafo nudo” per essere armata con extracomunitari nel registro internazionale- hanno sentito di essere stati beffati ed hanno chiesto di incontrarsi con i nostri rappresentanti: e l’ incontro era stato fissato per lo ore 19,00 del 26/11/2010 a Bari a bordo della nave; ma, giunti sul posto, costoro hanno appreso che “qualcuno” aveva deciso che l’ assemblea sindacale non poteva tenersi a bordo, perché il CCNL prevede che solo le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo lo possono fare: e quindi l’ incontro –comunque proficuo- si è tenuto sul molo all’ interno di un corridoio della stazione marittima.-
Al di là del singolo episodio che denota il degrado cui è giunto il diritto dei lavoratori marittimi ed ovviamente il timore dei sindacalisti nostrani di vedersi scalzati, pare che sia giunto il momento di fare chiarezza sulle vicende future della Tirrenia e su quelle dell’ armamento privato, così come abbiamo già avuto occasione di dire con la nostra nota del 22/11 u.s.: i sindacalisti nostrani e del settore debbono iniziare a fare autocritica ed a disdire gli accordi con l’ armamento privato stipulati ai sensi dell’ art. 2 della legge 30/1998 (88/2001) sul registro internazionale, “ritirando le firme”, come loro dicono, perché solo così si darà soluzione al problema occupazionale e si potrà evitare che qualche cordata sia finalizzata ad armare le navi della Tirrenia con equipaggi di soli extracomunitari.-
Il Segretario
S. De Bari
 CONFEDERAZIONE UNITARIA di BASE
70056 MOLFETTA Via Luciano Manara nr. 25
+39.3470092546 - FAX +39.0803342385-

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